Poesia

Olocausto

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Vi hanno caricato in vagoni putridi e
come bestie vi hanno trattato,
spine … i vostri pensieri.
Spirano venti gelidi
la coltre di neve riflette il grigio cielo.
Pochi stracci addosso
per coprire la pelle rimasta
che a stento resta attaccata
alle deboli ossa.
Volti scavati, occhi grandi
e lo sguardo assente,
come ombre camminate.
Cosa è rimasto della vostra dignità
vi hanno deriso, sputato derubato.
Vi hanno fatto una doccia di gas
tutti nudi … lì … ignari
ad aspettare il sonno che
vi libererà dalle catene della “non vita”.
Maria Salvatrice Chiarello